IN TUTTI I SENSI
Teatro e musica a Palazzo Merulana dal 2 febbraio al 26 aprile 2024. Un museo non è una fredda sequenza di opere, ma un luogo in cui, per natura, diverse espressioni di pensiero, diverse sensibilità, diverse culture dialogano. Allargare il dialogo ad altre forme espressive, come il teatro e la musica, significa offrire la possibilità inattesa di associare le due esperienze, per comprendere e apprezzare la complessità del reale, in una sorta di “terapia d’urto”, una full immersion non solo nella bellezza, ma nel senso. Il che, in definitiva, è il fine dell’arte.
Mai come in questo momento, in cui una pandemia e una terza e ultima guerra mondiale incombente non sembrano bastare a farci riconsiderare le modalità della nostra presenza sul pianeta, è necessario moltiplicare i luoghi del confronto dell’essere umano con l’essere umano e, prima di tutto, con sé stesso. Vivere vite possibili, vissute per noi e davanti a noi da altri, in tutto e per tutto uguali a noi, può aprirci scenari impensati sulle infinite possibilità dell’essere, svelando alla nostra anima, prima ancora che all’intelletto, quello che potremmo essere, quello che forse siamo.
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ARLEM
Alla chiusura dei teatri, la nostra unica sicurezza è stata che, comunque fosse andata, il teatro sarebbe sopravvissuto anche stavolta, perché quella di raccontare storie e di sentirsele raccontare è un’esigenza primaria degli esseri umani. Molti di noi non hanno mai vissuto una guerra, né avevano mai avuto esperienza della privazione di libertà essenziali come quella alla socialità, ai rapporti, al movimento.
Molti di noi non avevano mai avuto così paura dell’altro. Da questo periodo usciremo inevitabilmente tutti cambiati, come singoli e come comunità. L’isolamento a cui siamo costretti, d’altra parte, può essere una buona occasione per riflettere su come intendiamo rapportarci, in futuro, con i nostri simili e con lo spazio che occupiamo, anzi deve necessariamente esserlo, altrimenti altre forme di vita, che tra parentesi hanno lo stesso nostro diritto di abitare il pianeta, non faranno fatica a prendere il nostro posto.
Vivere vite possibili, vissute per noi e davanti a noi da altri esseri umani in tutto e per tutto uguali a noi, ci apre scenari impensati sulle infinite possibilità dell’essere, svelando alla nostra anima, prima ancora che all’intelletto, quello che potremmo essere, quello che forse siamo.
Da queste riflessioni è nato il progetto PROSSIME VISIONI – CINEMA E TEATRO A PALAZZO, in collaborazione con l’Associazione Palazzo Merulana e Coopculture, e con il sostegno della Regione Lazio e della Siae.